Learning to Breathe
2006
Pensavo…pensavo che ultimamente mio papà mi manca così tanto che faccio fatica a respirare quando ci penso. Mi manca ogni singolo secondo della giornata, mi manca mentre studio perchè lui nadava avanti e indietro dall’ufficio per bere o mangiare qualcosa, mi manca la sera perchè guardavamo la tv insieme, mi manca la mattina perchè era sempre in cucina a fare colazione, mi manca a pranzo che arrivava e facevamo da mangiare insieme. mi manca perchè ho tolto roba dal suo armadio per utilizzarne qualche ripiano, mi manca perchè quando ho qualche problema con il pc chiamavo sempre lui.
Mi manca l’aria a volte quando ci penso, come se disimparassi a respirare.
Di sfiga nella mia vita ne ho avuta parecchia: ho 22 anni ho visto morire un nonno in un modo schifoso, e ho perso l’altro, ho vissuto per più di un anno la separazione dei miei, ed anche quando erano tornati insieme ho vissuto le urla, le litigate, i pianti di mia madre, stavamo parlando l’altro giorno ha detto che se non ci fossimo stati io e mio fratello probabilmente l’avrebbe lasciato, perchè le cose andavano proprio male. Sono migliorate quando lui ha iniziato a stare male, perchè lui era cambiato, cambiato tanto e poi se n’è andato, lasciandoci qui, con l’acqua alla gola a dibattere i piedi e le mani per tentare di rimanere a galla e riuscire a respirare. E ogni tanto mi immergo e tocco il fondo, e poi mi do una spinta e riesco a risalire. Ma altre volte anche quando arrivo in superficie non riesco a respirare e trattengo il fiato e i polmoni bruciano e gli occhi bruciano, e poi mi ricordo come si fa e traggo un unico respiro che mi fa andare avanti ancora per un po’, fino alla prossima immersione, fino alla prossima spinta, fino a toccare di nuovo il fondo e risalire.
Forse un giorno imparerò a stare stabilmente a galla, o forse un giorno non avrò più la forza di darmi nessuna spinta, questo ancora non lo so.