Blog Archives
Non scrivo da una vita…poca voglia a dire il vero…
Cosa ho da raccontare? Mille cose a dire il vero, innanzitutto penso di riuscire a laurearmi a febbraio, cosa non da poco, secondo….lunedì scorso sono stata al concerto dei Backstreet Boys!
E chi se ne frega direte voi…beh ho realizzato un piccolo sogno che vegetava nel cassetto da otto anni quindi ne sono stra felice.
Per il resto l’umore è quello che è cioè non troppo buono, penso di essere un po’ depressa, faccio buon viso a cattivo gioco ma mi ritrovo sempre e comunque a pensare…a mio papà.
Mi manca, mi manca da morire ogni singola cosa che facevamo insieme, dal mettere a posto i vari pc della casa, a guardare insieme la puntata settimanale di ER, dall’incontrarlo ogni mattina che faceva colazione in cucina al vederlo entrare la sera mentre io e la mamma preparavamo la cena…
Non pensavo che andare avanti potesse essere tanto difficile, pensavo che in poco tempo sarei andata avanti e invece non è così, invece mi ritrovo con un tuffo al cuore ogni volta penso a lui.
Cazzo
E come se non bastasse faccio fatica a spiegare a Carlo questa situazione, a dirgli perché ho sempre voglia di stare per conto mio, a spiegargli perché ho paura di guardare avanti, perché se guardo avanti, ogni giorno che mi si prospetta io soffro sempre di più ecco perché voglio chiudermi nel mio guscio e pensare che prima o poi lui rientrerà dalla porta di casa…
Ps Sto progettando un nuovo Layout!
Bad Day
by Daniel Powter
Where is the moment we needed the most
You kick up the leaves and the magic is lost
They tell me your blue skies fade to grey
They tell me your passion’s gone away
And I don’t need no carryin’ on
You stand in the line just to hit a new low
You’re faking a smile with the coffee to go
You tell me your life’s been way off line
You’re falling to pieces everytime
And I don’t need no carryin’ on
Cause you had a bad day
You’re taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don’t know
You tell me don’t lie
You work at a smile and you go for a ride
You had a bad day
The camera don’t lie
You’re coming back down and you really don’t mind
You had a bad day
You had a bad day
Well you need a blue sky holiday
The point is they laugh at what you say
And I don’t need no carryin’ on
You had a bad day
You’re taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don’t know
You tell me don’t lie
You work at a smile and you go for a ride
You had a bad day
The camera don’t lie
You’re coming back down and you really don’t mind
You had a bad day
(Oh.. Holiday..)
Sometimes the system goes on the blink
And the whole thing turns out wrong
You might not make it back and you know
That you could be well oh that strong
And I’m not wrong
So where is the passion when you need it the most
Oh you and I
You kick up the leaves and the magic is lost
Cause you had a bad day
You’re taking one down
You sing a sad song just to turn it around
You say you don’t know
You tell me don’t lie
You work at a smile and you go for a ride
You had a bad day
You’ve seen what you like
And how does it feel for one more time
You had a bad day
You had a bad day
Had a bad day
Had a bad day
Had a bad day
Had a bad day
Had a bad day
Certe volte ti sembra semplice, quasi naturale, automatico andare avanti, poi come adesso l’unica cosa che vorrei fare è semplicemente spararmi, buttarmi giù dalla finestra e smettere di vivere. Cazzo quanto sarebbe bello, sarebbe perfetto. Sto studiando, ci provo, non mi resta in mente nulla di quello che studio, niente, e sento mia madre con quella faccia di bronzo che mi fa la predica e mi viene da vomitare. Mi viene da chiedermi che cazzo ci faccio ancora qui a fare finta di essere felice e a fare finta che in fondo ho ricominciato a vivere, perché in realtà col cazzo che ho ricominciato a vivere. In realtà faccio finta di poter fare tutte le cose che facevo prima e invece fanculo me ne rimarrei chiusa in camera per il resto della mia vita fino a trovare il coraggio di farla finita. Coraggio che mi manca ma che vorrei avere.
Io rivoglio la vita di prima, esattamente quella vita che prima non mi piaceva per niente perché era piatta, adesso la rivoglio indietro, imperfetta e bellissima com’era: ridatemela.
Ridatemi mio padre e la mia famiglia.
Guai chi osa contraddire il fatto che questo nuovo lay è una figata, se non altro per il fatto che il soggetto è la nuova fissazione della qui presente scrittrice: Heath Ledger.
Cosa raccontarvi…sapete che l’altro giorno sono stata al festival del cinema di Venezia? Che meraviglia, mi sono divertita un casino!
Eh già…La Mostra del Cinema di Venezia, abito a Treviso, 30 minuti di Treno e non ci ero mai andata! il, 7 settembre 2005, ho finalmente realizzato questo piccolo sogno!
C’era la presentazione di “The Corpse Bride”, doveva esserci il nostro Johnny e così mi ero organizzata per essere lì, armata di macchina fotografica a documentare l’evento!
Devo ringraziare infinitamente per la compagnia innanzitutto Vico e Paola, i miei due compagni di Viaggio che alle 9.08 hanno preso con me il treno da Treviso, e poi Mony, Vale, Ilaria, Lorenzo, Angie e Daniela che ho invece trovato lì e con cui ho passato una bellissima giornata.
Ma andiamo con ordine!
Arrivo in stazione la mattina pronta per partire, mi incontro con la coppia di amici con cui mi ero messa d’accordo, ci armiamo di giornali per vedere chi avremmo potuto incontrare al Lido e saliamo sul treno.
Mezzora di viaggio più un ora di vaporetto, in cui ci siamo pure beccati la pioggia, fortunatamente con il nostro arrivo al Lido l’acqua si è fermata! Colazione e poi via verso la mostra.
Arriviamo all’entrata alle due colonne sovrastate dai Leoni, ammetto che non ho trovato tutto esattamente come me lo immaginavo, credevo di trovare qualcosa di più fastoso, una atmosfera diversa, che ho potuto riscontrare invece solo la sera, durante la passerella.
Ci avviamo verso l’Excelsior, l’hotel del lido per eccellenza davanti a cui c’è anche l’arrivo delle barche che solitamente accompagnano attori e registi alla mostra, ci fermiamo un po’ lì a darci un’occhiata intorno ed ecco che per puro caso mi trovo faccia a faccia con Mony e Vale, proprio nel momento in cui stavo scrivendo loro un messaggio per sapere dov’erano!
Iniziamo a passeggiare in lungo e in largo alla ricerca di qualche vip, Mony sente Angie e si mette d’accordo per incontrarsi, loro la raggiungono al bar io, Vico e Paola rimaniamo ancora in giro a caccia di fotografie.
Davanti all’albergo finalmente qualcuno incontriamo: dopo aver preso bellamente in giro un tizio chiamandolo “il fratello mal riuscito di Dario Argento” apriamo il giornale per controllare il programma della mostra e ci troviamo stampata bella in grande la foto di quel famoso tizio tanto preso per i fondelli era Abel Ferrara; nome a me abbastanza sconosciuto ma già sentito nominare, osannato da critica e giornalisti, come celeberrimo regista italiano…
Il nostro primo vip l’avevamo visto…anche se in maniera abbastanza strana.
Rimaniamo sempre davanti all’albergo, dove arrivano solo ed esclusivamente star orientali che avrebbero potuto tranquillamente essere i miei vicini di casa per quanto importava me, ma che venivano invece fotografati e intervistati da altrettanta stampa orientale che sembrava impazzire per loro.
Poi le urla di alcune ragazzine “E’ LUI!!!!!!!!! E’ LUI!!!!!!!!” Lui chi? Ci chiediamo. Davanti all’hotel un ragazzo decisamente molto carino firma autografi e si fa fotografare con le fans non sapevo come si chiama ma io l’avevo già visto nella fiction “Compagni di Scuola” che probabilmente ho visto solo io perchè non era un gran che. Ci ho messo un po’ ad identificarlo come il protagonista di “Tre Metri Sopra il Cielo” film che non ho mai visto ma di cui si parla tanto, lui è Riccardo Scaramaccio; poco più in là un vip per me molto più riconoscibile Luca Zingarelli, il Commissario Montalbano.
Dopo un po’ anche io Vico e Paola raggiungiamo gli altri al bar e finalmente dopo tanto tempo conosco Angie! Era ora! Quanti meeting erano saltati, quante volte avrei dovuto incontrarla e non ci eravamo riuscite! Ma finalmente eccoci qui! La sua amica Daniela e lei ci danno la soffiata, entro un’ora dovrebbe arrivare Tim Burton, ci piazziamo quindi di nuovo davanti all’Excelsior, dove ci raggiungono Ilaria e Lorenzo, ma poi la smentita, Angie ci dice che arriverà da dietro il casinò e quindi via di corsa a trovare il molo giusto!
Siamo in pochi Fans, 7 o 8 al massimo al suo arrivo, è con la moglie, Helena Bonam Carter, si alza dalla barca e ci saluta…!
Dopo questa enorme soddisfazione, quella di aver finalmente visto quello che da tempi immemorabili è il mio regista preferito, decidiamo di andare a mangiare, compriamo tre sugosi (è ironico…erano pezzi di cartone…) panini con la cotoletta e ci piazziamo in spiaggia sperando che qualcuno si affacci dalle terrazze dell’Hotel.
Il resto del pomeriggio trascorre un po’ a rilento…un po’ tanto…poche star, poche cose da fare, molto poche…
Sono più o meno le cinque quando dalla spiaggia Vico si accorge che sulla terrazza c’è Forest Whitaker…iniziamo a riprenderlo e fotografarlo finalmente contenti per aver adocchiato qualcuno!
Dopo un po’ lo perdiamo di vista e dopo aver scambiato per lui una decina di persone (no dai solo una in verità) decidiamo che forse è il caso di andare.
Lorenzo si è già avviato a prendere il treno, le altre, Mony, Vale e Ila, l’hanno accompagnato…ci incamminiamo verso l’uscita della mostra dalla parte della spiaggia quanto sentiamo un gran casino di gente che urla e applaudisce: come farci scappare un simile invito?
Andiamo davanti alla passerella e chi troviamo? Ezio Greggio che intrattiene la folla! Io e Paola rimaniamo molto colpite dal fatto che credetemi è davvero un bell’uomo! Rimaniamo lì a ridere e fotografarlo per un po’, dopo una risoluta Paola decide che vuole l’autografo e si accoda a una marea di ragazzini per ottenere l’ambita firma!
A questo punto sono le sei, ci guardiamo per decidere se andare o restare, io dico la mia, guardare la passerella non mi farebbe per niente schifo…gli altri convengono…si rimane ancora lì!
Prendiamo posto in mezzo alla gente davanti alla passerella, non c’è troppa calca, dopo un po’ (a dirla tutta dopo aver visto numerosi sosia, da Geroge Clooney a Anthony Hopkins) Vico si accorge di un tipo in bicicletta, vestito in maniera decisamente curiosa e con un paio di enormi occhiali dalle lenti arancioni. Lo riconosce solo lui: avete presente il video di Daniele Silvestri “Salirò”? Il super fiol che fa quel balletto improponibile? Proprio lui! Paola ormai lanciatissima alla caccia di autografi si avvicina e si fa fare firma e dedica, tornata da noi le chiediamo come si chiama lei risponde che non ne ha idea!
Rimaniamo un altro po’ lì con il tipo poi inizia l’attesa.
Il cielo si ingrigisce e per un’oretta abbondante noi siamo lì ad aspettare Tim & Company.
Inizia a piovigginare verso le sette e mezza…vuoi vedere che ci tirano il pacco e niente passerella?
Fortunatamente no, Tim ed Helena arrivano, in macchina, quindi saltando mezzo tappeto rosso, ma arrivano! Un gruppo di fans lo monopolizzano mostrandogli un bellissimo cartellone fatto da loro nel corso della giornata, poi posano per i fotografi, qualche intervista ed entrano nel cinema, dove, tra l’altro, ci sono Angie e Daniela, pronte a vedere il film!
Adesso è arrivato davvero il momento di andare! Ci salutiamo tutti nuovamente e via verso l’imbarco del vaporetto fino alla stazione dei treni, e poi l’ultimo tratto fino a Treviso!
Inutile dire che mi sono divertita davvero un casino per l’atmosfera ma soprattutto per la compagnia! Ho conosciuto parecchia gente del sito che non avevo mai incontrato e credetemi è stata davvero una bella soddisfazione!
Vi ringrazio tutti quindi! Mony, Angie, Daniela, Lorenzo, Ila, Vale e soprattutto i miei compagni di viaggio Vico e Paola per la meravigliosa ed emozionante giornata!
E’ una canzone dei Backstree Boys…la ascoltavo e mi sembrava perfetta…
I really miss you There’s something that I gotta say The things we did, the things we said Though the distance that’s between us Never gone, never far No no no (Somehow) Never gone, never far Never gone from me Never gone, never far Never gone, never far Never gone, never far |
Mi manchi da morire Le cose che abbiamo fatto, le cose che abbiamo detto Benchè la distanza che c’è tra noi Sempre qui, mai distante No no no (In qualche modo) Sempre qui, mai distante Sempre qui con me Sempre qui, mai distante Sempre qui, mai distante Sempre qui, mai distante |
Non scrivo da un po’, non ne avevo voglia…come vanno le cose, mah vanno, stiamo cercando di riabituarci alla vita normale, a una vita che prima era fatta di quattro persone e che ora ci ha lasciato il tre…ma un passo alla volta forse ce la faremo.
Il giorno del funerale è stato una botta emotivo che credo e spero non proverò mai più in tutta la mia vita, ma sorvolando tutti gli aspetti brutti dell’addio dato a mio padre sono riuscita a trovare anche molte cose positive. Cosa vi chiedete? Le persone che mi vogliono bene.
C’erano così tante persone lì per me, così tanti amici, persino quelli del mare che mi sono sentita davvero amata, ho sentito che c’è tanta gente che tiene a me e che mi vuole bene e penso non ci sia nulla di più importante di questo nel periodo che sto passando, sono felice, felicissima di questo.
Ora basta, non ho più voglia di scrivere, magari dopo ritorno…
Buon weekend a tutti in caso!
Se n’è andato, il 27 agosto alle 4.20 del mattino si è addormentato per sempre.
TI VOGLIO BENE PAPA’!