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Penso di essere arrivata in un certo senso a un punto importante…a una piccola svolta…dopo 23 anni direte voi era anche ora…io e Molly, la mia Molly, la mia Roomie…la persona con cui sto delle ore su MSN a scrivere come matte e a pensare a miliradi di idee abbiamo deciso di ritagliarci una storia tutta nostra, di cambiare genere e di metterci a scrivere quello che abbiamo iniziato già a chiamare libro. Progetto ambizioso…direi di sì…ma poi ho pensato che con i Roomies abbiamo già scritto una cosa come trecento pagine…e con Pansy e Ray…siamo tipo ad altrettante…beh direi che anche il progetto di un libro vero e proprio non è poi così utopico!
I protagonisti li abbiamo già…e lui sì, lui è sempre lui, la nostra costante, il nostro Ray (il nostro muso ispiratore…nessun altro poteva essere il protagonista maschile se non il nostro Inesistente…nessuno ci ispira come fa lui e poi ormai l’abbiamo talmente inquadrato…)…perchè sì, sarà una storia d’amore, ma non solo, sarà molto molto di più, sarà quello che ho sempre voluto scrivere da sola e non ho mai fatto, e adesso verrà ancora meglio perchè lo sto scrivendo con lei.
Magari sembra ridicola come idea, ad alcuni lo sembrerà, ma a me no, perchè…beh perchè se solo poteste sentirvi come mi sento io quando scrivo…allora capireste che non può essere ridicola, se ogni cosa che vedete vi scaturisse scene, se ogni dialogo o spunto che sentiste vi facesse nascere nuove idee e situazioni, se aveste la camera piena di fogi e foglietti con le piantine delle case che devo descrivere, se aveste salvati siti su New York e Philadelphia perchè volete conoscere le città che scrivete…
Insomma…io ci vivrei scrivendo e penso che avrei idee per andare avanti per tutto il resto della mia vita…
Quindi…ok forse questo post è stupido…ma è l’ennesimo ringraziamento a Molly perchè questa nostra idea mi sta dando la speranza che forse riuscirò a fare quello che mi piace, che non finirò a fare un lavoro qualunque ma finirò a fare…il sogno della mia vita…
No, non sono così ingenua da pensare che sia tutto ovvio, quello che dico è solo che ho una piccola speranza in più…ho iniziato a scrivere poesie che ero in seconda elementare, in quinta ho scritto la mia prima storia…che è ancora nella scatola sopra il comodino, poi alle medie altre, almeno altre 3 o 4 che ho fatto leggere anche alla mia professoressa di Italiano, entusiasta della mia fantasia e del mio modo di creare situazioni…
Poi il liceo…il periodo in cui ero fan delle boyband…quarta ginnasio, la mia prima fanfic di oltre un centinaio di pagine e poi ne sono seguite almeno altre 10 o 11…forse di più…fino ad arrivare ai giochi di blog…in cui ormai ho macinato talmente tante pagine che se volessi salvare tutto su un dvd forse non ci starebbe.
Parole…parole…parole…la mia vita è fatta di parole che carpisco quando ascolto una canzone, di situazioni e dialoghi che immagazzino quando guardo un film, di espressioni rubate ai libri che leggo, di battute rubate alle chiacchierate fatte al bar il sabato sera…
Perchè quando sono in giro tutto mi scaturisce idee ed ispirazioni e non faccio altro che pensare e pensare a come sarebbe scrivere tutto quello…
E lo faccio il più delle volte lo faccio, apro un foglio bianco e inizio a ticchettare le dita sui tasti…e in quel momento…STO BENE!
Non scrivo da una vita ma sono stata senza connessione per più di un mese…ed ora rieccomi qui…
Cosa ho da dire, fondamentalmente una marea di cose ma come al solito la mia testa lavora in modo sconclusionato e le cose vengono fuori esattamente come non vorrei.
HO un periodo molto strano…non l’avevo scritto ma sono andata da una psicologa per una mia presunta, e non solo presunta, instabilità emotiva, che c’è, so che c’è da quando ho si e no 6 anni, è ferma lì e chi la schioda più.
Ho finito le visite, per ora e cosa mi ha detto la dottoressa? A parte la mia fottuta insicurezza che va beh lì è e non riesco a schiodarla, sono una persona piena zeppa di sensi di colpa. Ha detto che è davvero pazzesco il modo in cui mi colpevolizzo, e sinceramente non so per cosa; ha detto che faccio tutto per gli altri e che praticamente niente di quello che faccio lo faccio per me stessa. Che sono un tipo incapace di dire di no e di sfogare la mia aggressività ed è per questo che vivo male.
E pensare che io a sta roba non ci avevo nemmeno mai pensato e invece, invece adesso che ci penso c’è, c’è tutta…insomma dai sarà mica un caso che in tutto quello che penso, scrivo o sogno mi proietto sempre in personaggi che hanno una vita all’opposto della mia! Anzi no non all’opposto ma semplicemente una vita indipendente, in cui sono capaci e anzi devono prendere decisioni da soli senza rispondere a nessuno.
E io questo nella mia vita non lo faccio: mai.
Avrei dovuto prendere forse e andare a fare l’università in capo al mondo, ma poi penso di no, perchè tanto sarei cmq tornata a casa per più di un anno con la storia di papà e quindi in finale avrei solo perso tempo, con l’uni davanti a casa invece qualcosa sono riuscita a farlo e quindi forse è stato meglio così; ma adesso…adesso…adesso…mi conosco, non avrò mai il coraggio di prendere e che ne so andarmene mesi da qualche parte a fare un master o un erasmus, ma dovrei.
Penso che non posso farlo per il mio carattere e poi penso che non potrei farlo a mia madre, a Carlo e a chissà quante altre persone.
Quando faccio qualcosa, qualunque cosa, penso sempre a cosa penseranno gli altri.
L’ha detto anche la dottoressa che questa cosa alla fine finirà per distruggermi, che dovrei alzare la voce e farmi valere perchè presa così prima o poi scoppio.
Volevo non fare un cazzo oggi pomeriggio, così giusto perchè stamattina ho avuto un esame, fare un lay per un sito, scrivere un po’ e cose così e invece sono in ufficio perchè mia mamma è fuori, poi devo andare con mia nonna dal gommista, poi dovrò uscire a fare la spesa e a finire di comprare i regali con Carlo, poi stasera devo uscire e alla fine mi si brucia la giornata. Lo so ne sto facendo una tragedia, ma alla fine fanculo non chiedo mica tanto quando chiedo di stare un po’ a curarmi i cazzi miei senza dover pensare alla cena, alla spesa, a prendere questo, a studiare, a fare quello o che cazzo ne so!
Ma prima o poi forse imparerò…a fare cosa? Ancora non lo so ma prima o poi imparerò qualcosa anche io…
I’ll show you a God falls asleep on the job,
How can we win when fools can be kings?
Don’t waste your time or time will waste you
No-one’s going to take me alive
The time has come to make things right
You and I must fight for our rights
You and I must fight to survive
So doctor doctor would you please prescribe me something? A day in the life of Someone else…
2006
Non so se vi è mai capitato…quella sensazione che ti prende dentro quando ti guardi intorno e capisci che niente di quello che ti circonda ti appartiene…
Quando capisci che tu non appartieni a quello che ti circonda, quando vorresti essere in un modo ma poi ti comporti in maniera esattamente contraria.
Ed è così, vorrei essere inserita estroversa simpatica e solare e invece mi comporto in modo da sembrare emarginata timida lunatica e sempre sulle mie.
Ma non vorrei essere così, vorrei essere…diversa
E forse mi autoconvinco che in realtà non sono così e forse…forse…forse…
FANCULO
Mi adagio su quello che ho e non provo a cambiare
FANCULO FANCULO FANCULO FANCULO!
FANCULO!
I can’t take direction, and my socks are never clean
Teachers dated me, my parents hated me
I was always in a fight cuz I can’t do nothin’ right
Everyday I fight a war against the mirror
I can’t take the person starin’ back at me
I’m a hazard to myself
Don’t let me get me
I’m my own worst enemy
Its bad when you annoy yourself
So irritating
Don’t wanna be my friend no more
I wanna be somebody else
I wanna be somebody else, yeah
LA told me, “You’ll be a pop star,
All you have to change is everything you are.”
Tired of being compared to damn Britney Spears
She’s so pretty, that just ain’t me
Doctor, doctor won’t you please prescribe somethin
A day in the life of someone else?
Cuz I’m a hazard to myself
Don’t let me get me
I’m my own worst enemy
Its bad when you annoy yourself
So irritating
Don’t wanna be my friend no more
I wanna be somebody else
Don’t let me get me
I’m my own worst enemy
Its bad when you annoy yourself
So irritating
Don’t wanna be my friend no more
I wanna be somebody else
Doctor, doctor won’t you please prescribe somethin
A day in the life of someone else?
Don’t let me get me
Don’t let me get me
I’m my own worst enemy
Its bad when you annoy yourself
So irritating
Don’t wanna be my friend no more
I wanna be somebody else
Penso sia una canzone decisamente inflazionata e postata sulla maggior parte dei blog che bazzicano per la rete però…io non la conoscevo, oggi ascoltavo l’ipod di mio fratello siccome il mio è praticamente defunto e l’ho trovata…ho sentito le parole e sbaaaaaaaaaaaaaaaaam sono proprio belle…quindi eccola qui…giusto per descrivermi…
Simple Plan
Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don’t belong
And no one understands you
Do you ever wanna runaway?
Do you lock yourself in your room?
With the radio on turned up so loud
That no one hears you screaming
No you don’t know what it’s like
When nothing feels all right
You don’t know what it’s like
To be like me
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life
Do you wanna be somebody else?
Are you sick of feeling so left out?
Are you desperate to find something more?
Before your life is over
Are you stuck inside a world you hate?
Are you sick of everyone around?
With their big fake smiles and stupid lies
While deep inside you’re bleeding
No you don’t know what it’s like
When nothing feels all right
You don’t know what it’s like
To be like me
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life
No one ever lied straight to your face
No one ever stabbed you in the back
You might think I’m happy but I’m not gonna be okay
Everybody always gave you what you wanted
Never had to work it was always there
You don’t know what it’s like, what it’s like
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like (what it’s like)
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life
Welcome to my life
Welcome to my life
Un post che ho scritto per un gioco di blog…un post per capire quanto di me ci sia in quello che scrivo…come i miei personaggi abbiano così tanto di me.
Mi sento allo stesso modo, allo stesso identico modo…basterebbe cambiare i nomi ed ecco il mio pensiero di ora…
Dal diario di Sam…dai pensieri di Vale…
Sono in macchina e sto tornando a casa dopo la serata fuori con Neela ed Elizabeth, sono ferma ad un semaforo quando mi accorgo che il silenzio mi sta davvero dando fastidio ed accendo la radio, facendo un po’ di zapping tra le stazioni in attesa di ripartire.
Dopo un po’ sento l’inizio di una canzone conosciuta e mi fermo alzando un pochino il volume…
There’s another world inside of me that you may never see,
There’s secrets in this life I can’t hide.
Well, somewhere in this darkness, there’s a light that I can’t find
Well, maybe its to far away, maybe I’m just blind
Maybe I’m just blind,
Un mondo, un mondo dentro di me che la gente fatica a vedere…Dio quanto è vero! Quante volte mi sento come se io fossi l’unica persona sulla faccia della terra a riuscire a provare certe cose? Anche con Luka, anche con lui…nonostante tutto quello che fa per me a volte ci sono delle cose che non riesco a fargli capire, dei segreti che vorrei nascondere ma non posso, mentre brancolo nel buio alla ricerca di una luce che non riesco a trovare…forse perché è troppo lontana o forse sono cieca, forse sono davvero così cieca da non vederla nemmeno quando ce ol’ho accesa davanti agli occhi come in questo caso…sono a un passo da avere una famiglia felice eppure…eppure riesco a incasinare tutto non dicendo a Luka di Steve…
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
And love me when I’m gone.
Everything I am,
And everything in me,
Wants to be the one you wanted me to be.
I’ll never let you down,
Even if I could,
Give up everything,
If only for your good,
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
You won’t always be there,
So love me when I’m gone.
So love me when I’m gone
Prendermi e lasciarmi, capire i miei sbalzi di umore, sopportare il modo in cui sono fatta, amarmi anche quando sono distante milioni di anni luce…è davvero questo che chiedo alle persone che vogliono stare vicino a me? Di sopportare un inferno solo a causa mia?
Farei qualunque cosa per non deludere Luka, per essere quella donna e quella madre perfetta che lui vuole che io sia ma…se io non fossi quel tipo di persona? Se io fossi semplicemente una piccola e fragile ragazzina spaventata da tutto quello che le si riversa addosso?
When your education x-ray cannot see under my skin,
I won’t tell you a damn thing that I could not tell my friends.
Now roaming through this darkness,
I’m alive but I’m alone,
Part of me is fighting this but part of me is gone.
Non può vedere tutto quello che nascondo se non sono io a dirglielo, non può immaginare quali contorti pensieri si dibattono nella mia testa se non sono io a confessarglieli. Cosa mi aspetto da lui? Che mi legga nel pensiero? Non è forse una richiesta impossibile?
Sono persa in un mare di confusione, in una tenebra che probabilmente mi sono creata da sola e mi sembra di barcollarci dentro da sola…e ci provo a combattere, a uscirne, ma alla fine non so come fare…e forse una parte di me l’ho davvero già persa lungo la strada…
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
And love me when I’m gone.
Everything I am,
And everything in me,
Wants to be the one you wanted me to be.
I’ll never let you down,
Even if I could,
Give up everything,
If only for your good,
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
You won’t always be there,
So love me when I’m gone.
Maybe I’m just blind.
…aka il mio commento a “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma”!
Sono pigra e quindi riporto semplicemente il commento che ho lasciato nel forum del Deeply…commento…una sorta di papiro direi! Se non volete spoilerarvi non leggete!
E’ arrivato anche per me il momento di commentare come si deve, premetto il film io l’ho visto una vojta in inglese quest’estate e poi in italiano mercoledì sera…la visione in italiano ci voleva, ci voleva proprio per capire tante piccole cose che nella versione originale mi erano sfuggite.
C’è da dire anche che partivo prevenuta, pensavo che di certo il secondo capitolo non sarebbe stato all’altezza del primo visto che le premesse non erano delle migliori: POTC non era un film nato per essere continuato ma il richiamo dei soldi l’ha fatto diventare tale e sono davvero sbalordita di come siano riusciti a fare un ottimo lavoro, ripetendo secondo me quello che i due scenggiatori, Elliot e Rossio, sono riusciti a fare con Shrek, ovvero presentare un sequel assolutamente comparabile al primo film…
Ora posso passare ad un commento…beh che dire le cose vengono messe SUBITO in chiaro quando Will ed Elizabeth ci ricordano che non si sta parlando di Jack Sparrow ma di Capitan Jack Sparrow…questa è al premessa che tutti speravamo di sentire; e poi si continua con inquadrature cupe e scene leggermente cruente (il corvo che mangia l’occhio del prigioniero), un mare in tempesta che spinge le bare a riva e qui, in questo momento è iniziato il MIO film, il MIO POTC 2, un corvo che ticchetta sul legno e poi QUELLA musica e uno sparo e già si sapeva CHI stava per arrivare, lui Jack Sparrow con un’entrata rubata a Monkey Island eccolo lì sullo schermo a colpirci subito, fin dall’inizio con uno dei suoi migliori sguardi stralunati, e non dobbiamo neanche attandere tanto prima che il suo sguardo si tramuti in uno scombussolato discorso ai membri delle sua ciurma (discorso che secondo me in inglese rende ancora di più che in italiano).
E inizia poi il turbinio della trama tra continui riferimenti al primo film (Why the rhum us always gone) e personaggi che sapevamo sarebbero arrivati prima o poi (il vecchio Bootstrap Bill), passando per scene comiche, battute fenomenali e soprattutto pura follia alla Jack Sparrow che raggiunge livelli fenomenali in tutta, tutta la scena con la tribù dei selvaggi.
Splendidi effetti speciali e splendidi i personaggi della ciurma di Davy Jones su cui è stato operato anche un ottimo doppiaggio, le voci rendono, rendono eccome quasi quanto nella versione originale.
Anche secondo me fenomenale la scena con Tia Dalma: anche io avevo riconosciuto il lucchetto ma mi ero lasciata sfuggire molti altri accenni che ho letto solo stamattina su internet; ora non ricordo bene ma dicono che la nostra simpatica scimmia Jack si veda sullo sfondo, sulle spalle di qualcuno, di quel qualcuno che rispunterà poi alla fine, ed inoltre l’anello rubato da Jack altro non è che l’anello che Barbossa indossa nel primo film, dicono anche che nella capanna della maga si veda in giro il capello di Barbossa, voi l’avevate notato?
Tia Dalma comunque ha molto, molto da svelarci: il suo rapporto con Jack, che era, fu, è stato così stretto, ed anche quello con Davy Jones (perché ha un medaglione come quello dell’uomo seppia?), ed infine perché sta dando asilo a Barbossa?
Potrei andare avanti ore a scrivere cose su questo film ma ora vedo di darmi una regolata: strepitosa Elizabeth secondo me, Keira sta diventando ormai una delle mie attrici preferite in cui riesco a vedere molto di Jo, avendo recitato da così giovane con lui non è da escludere che ne abbia avuto molta influenza, è camaleontica, sta ricoprendo ruoli così disparati, e lo sta facendo così bene!
Poco convincente invece Will secondo me, troppo perfetto, troppo eroe senza macchia e senza paura, meglio che nel primo film ma ancora non mi convince, spero si evolva meglio nel prossimo.
Sprecate sono tutte le mie elucubrazioni su Jack. Jack è Jack. Punto basta finito stop. È l’anima di questo film, è protagonista anche quando non è in scena, in qualche modo lui è sempre in mezzo ai casini, in qualche modo lui si crea sempre i casini, e in qualche modo, bene o male (vedi la fine) riesce sempre ad uscirne, e scometto che lo farà anche nel prossimo episodio.
Splendida la colonna sonora, splendide le ambientazioni (sono innamorata dell’isola in cui è sotterrato il forziere di Davy Jones, acqua cristallina, sabbia bianca, una vecchia abazia nascosta nella vegetazione…un paradiso), splendidi anche i personaggi secondari: incorono come re incontrastato Ragetti che ha zitto zitto alla fine ha sempre ragione.
Ultimo pensierino va al mio grande amore del primo film: la scimmia Jack…non ha finito di stupirci…è viva e vegeta e ha ancora una parte nella storia secondo me…così come potrebbe avercela anche il simpatico cagnolone abbandonato ai cannibali…
Ok questo è quanto…ho scritto un papiro, ma vi avevo avvertiti che l’avrei fatto…ricordate solo una cosa…
JACK IS BACK!
Ho iniziato ottomila volte un nuovo post per questo blog…volevo parlare di tante cose…del periodo di fine agosto e dell’anniversario della morte di papà, di come mi sento, di dilm che ho visto, di cose che ho fatto…ma adesso penso ce ne sia una che devo assolutamente scrivere, è plateale, è forse insulsa ma la devo scrivere, ed è un grazie alla mia Roomie Molly. Stiamo parlando su MSN, stiamo parlando di cose di cui non ho mai parlato con nessuno, di quel mondo nascosto di cui nessuno conosce l’esistenza, ne sto parlando in maniera così approfondita come non mi era mai successo…trovare una persona che non mi deride che non lo farà mai, che ascolta anche le cose più stupide e che capisce, capisce perché ho bisogno di questi sfoghi, dei miei sogni, dei miei viaggi e li fa, tanto quanto me…
Mi dà i brividi questa cose e mi dà un’energia enorme…capire che in questo mondo ci sono persone come me…persone con le mie insicurezze i miei problemi e io sono stata così fortunata da trovarne una, da trovare la mia Roomie che qualunque cosa le dica è sempre capace di capirmi…sempre e non è una cosa facile…siamo così simili…con tutte le nostre insicurezze, i nostri caratteri e le nostre paure che evadiamo allo stesso modo…le crisi, le convizioni…quanto mi stai aiutando Roomie…non avevo mai parlato con nessuno così esplicitamente di quello che amo considerare il mio piccolo segreto, ma adesso che posso metterlo giù a parole…quanto è bello essere capite…sapere che ogni parola che dici viene recipita e non travisata, viene capita e non lasciata perdere, commentata e non giudicata…
E’ per questo che questo post l’ho intitolato Roomies, perché io e te siamo Roomies nella finzione ma alla fine lo siamo anche in tante altre cose!
Grazie socia!!!