Archive for the ‘Ricordi e passato’ Category
Auguri papà ovunque tu sia!
Se mi padre ci fosse ancora i miei sarebbero sicuramente divorziati.
Per fortuna direi, perchè da com’era altri cinque anni di pianti urla e litigi non li avrei sopportati.
Quindi penso a come sarebbe stata la mia vita… Diversa?
Non lo so a volte ci penso a come sarebbe stata se fosse andata diversamente e sinceramente non so rispondermi.
Se non avessi dovuto…Non lo so e non so perchè ci penso adesso, forse perch� ad un certo punto io credo di aver fatto molto e mi chiedo se non sia esagerato pensare sempre prima agli altri e poi a me.
Non voglio fare la vittima, non � che non abbia mai fatto quello che ho voluto, � che tanta gente si fa molti meno problemi per la famiglia di quanti me ne faccia io, ma con il mio carattere questi ragionamenti sono gli unici che riesco a fare…
Sono sbagliata sotto tanti punti di vista forse…
Forse
Ok, questa fa ridere, ho appena ritrovato un diario dei tempi del liceo, un diario che mi scambiavo con un’amica di quando avevo 14 anni. L’ho riletto e… mamma che ridere…
Parlavo di un tizio con cui stavo all’epoca e non mi ricordavo nemmeno come c’eravamo lasciati (grande storia vissuta ovviamente) e rileggendo quelle pagine mi è troppo venuta in mente quella sera, e anche tutta la gente che c’era, persona che non vedo da chissà quanto…
Mamma quante pare ci si fanno a 14/15 anni, tutte le storie su chi si era fatto chi, i giri di telefonate, le accuse, le amiche, gli amici… mamma se ero scema! E se me ne stupisco significa proprio che lo ero tanto…
Non so neanche perché lo sto scrivendo questo ma mi ha fatto una tale tenerezza rileggere di com’ero ormai dieci anni fa… quanti ricordi. Non tornerei a quel periodo credo, ero insicura, ero sempre fuori posto, ero un cazzo di brutto anatroccolo, non che sia diventata un cigno ma almeno adesso mi vado abbastanza bene come sono… all’epoca no… all’epoca mi odiavo.
Certo vorrei ancora essere mille cose diverse da quella che sono ma… beh dieci anni un bel po’ di maturità me l’hanno portata, per fortuna…
Che ridere… che… strano rivedere se stessi di tanti anni fa… e sapere che certe cose non cambieranno mai. Sì tante sono cambiate ma tante forse no… chissà…
Oggi ho fatto le screencaps del video di questa canzone per il sito dei Lostprophets, e quindi l’ho ascoltata e riascoltata e riascoltata. Forse non ve l’ho mai detto ma è la mia canzone preferita dei Lostprophets perchè è la canzone con cui mi sono piaciuti, per tanti motivi, ma l’ho ascoltata e mi sono detta “Cazzo, mi stanno leggendo dentro“. Già perchè mentre Ian canta sembra che stia parlando di me. Mio padre è morto alle 4 del mattino, 4 a.m., e questa canzone parla di una persona che se n’è andata alle quattro del mattino e ci sono tanti di quei passaggi in cui mi sembra di rileggermi… è così che ho perso la testa per i Lostp, perchè se li vedessi mi piacerebbe dirglielo, ringraziarli per aver messo in una canzone tutto quello che avrei voluto metterci io. Non vuole essere un post triste, anzi, perchè io questa canzone la ascolto in continuazione e non mi fa sentire triste, anzi mi emoziona, sapere che dei perfetti sconosciuti hanno trasposto in musica esattamente quello che mi passa per la testa. Lo trovo affascinante.
4 AM Forever Yesterday I lost my closest friend |
4 del mattino per sempre Ieri ho perso il mio amico più caro |
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maybe I’ll never see you smile again maybe we thought that it was all pretend all these words that I could never send I just let them slip away 4 AM forever |
Forse non ti vedrò mai più sorridere Forse abbiamo creduto che fosse tutta una finzione Tutto quelle parole che non sono riuscito a dire Le ho lasciate scivolare via 4 del mattino per sempre |
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why don’t you hear me when I’m calling out to you (to you) why don’t you listen when I try to make it through (to you) goodbye, goodbye, goodbye, you’ll never know hold a little tighter 4 AM forever |
Perché non mi senti mentre ti sto chiamando (sto chiamando te) Perché non mi ascolti mentre cerco di raggiungerti Addio, Addio, addio tu non saprai mai Resisti ancora un po’ 4 del mattino per sempre |
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maybe one day when I can move along maybe someday when you can hear this song you won’t let it slip away 4 AM forever |
Forse un giorno quando riuscirò ad andare avanti Forse un giorno quando sentirai questa canzone Non lascerai scivolare via tutto 4 del mattino per sempre |
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and I wish the sun would never come it’s 4 AM and you are done I hope you know you’re letting go it’s 4 AM and I’m alone |
E io speravo che il sole non sarebbe mai sorto Sono le quattro del mattino e tu sei morto E spero che tu sappia che ti sei arreso Sono le 4 del mattino e sono da solo |
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why don’t you hear me when I’m calling out to you (to you) why don’t you listen when I try to make it through (to you) goodbye, goodbye, goodbye, you’ll never know hold a little tighter |
Perché non mi senti mentre ti sto chiamando (sto chiamando te) Perché non mi ascolti mentre cerco di raggiungerti Addio, Addio, addio tu non saprai mai Resisti ancora un po’ |
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why don’t you hear me when I’m calling out to you (to you) why don’t you listen when I try to make it through (to you) goodbye, goodbye, goodbye, you’ll never know hold a little tighter 4 AM forever |
Perché non mi senti mentre ti sto chiamando (sto chiamando te) Perché non mi ascolti mentre cerco di raggiungerti Addio, Addio, addio tu non saprai mai Resisti ancora un po’ 4 del mattino per sempre |
Scritto il 24 agosto
Piove.
Fa freddo.
C’è lo stesso tempo di due anni fa, esattamente due anni fa.
Non so perché sto scrivendo questo, forse solo perché non ho voglia di studiare, forse perché dalla finestra della mia camera al mare sto vedendo lo stesso identico panorama di due anni fa.
Questo periodo dell’anno sta diventando rapidamente il peggiore, come lo è stato l’anno scorso, quello in cui si accumulano i ricordi, in cui riaffiorano troppo forti le emozioni che ho provato.
Penso che il mio stato d’animo non sarà mai lo stesso, penso che la voglia di festeggiare il mio compleanno non tornerà molto presto, ci vorranno ancora molti anni prima che io riesca a scindere il mio compleanno, il 26 agosto, dalle 4 del mattino del 27 agosto, solo poche ore dopo, quando mio padre è morto.
In un certo egoistico senso odio la vicinanza dei due giorni, non che se la sua morte fosse stata in un diverso periodo dell’anno le cose sarebbero state tanto migliori, ma penso che comunque in un certo senso sarebbe stato meglio.
Non do a una ricorrenza come il mio compleanno tutta questa importanza, è fondamentalmente un giorno come un altro, o almeno lo era fino a due anni fa, mentre adesso coincide con l’ultimo giorno di vita di mio padre, e mi risulta quindi abbastanza difficile essere felice e magari pensare “Hey è il mio giorno” e quasi mi trovo a pensare che preferirei che la gente se ne dimenticasse e non mi ricordasse che siamo il 26 agosto.
Probabilmente è una cosa stupida, o forse non lo è.
Sto sorridendo mentre penso ai ricordi di quell’ultima estate qui al mare, stavo per scrivere che per la prima volta non mi viene da piangere ma non è così, ho già gli occhi lucidi, quindi far finta di fare la persona forte probabilmente non serve a niente, anche se a dire il vero adesso, a due anni di distanza, mi sento un po’ più forte di quello che ero, o forse è solo un’impressione di cui cerco di convincermi.
Alla fine sono sempre la stessa, forse solo un po’ più disincantata ma di certo non più con i piedi per terra di quanto non lo fossi due anni fa, sono sempre io con i miei grilli e le mie insicurezze, con i pianti isterici e gli sbalzi di umore senza motivo, ma in questo momento, in questo preciso momento che non so quanto durerà, forse giusto una manciata di secondi, mi sento stranamente in pace.
Penso sia la prima volta che pensando a tutto questo non mi avvolgo nel mio vittimismo ma penso solo che quel che è stato è stato e che non posso pensare di dimenticarlo ma devo solo trovare un posto dove far riposare i ricordi, un posto nascosto, perché non riaffiorino quando non voglio, ma abbasanza facile da trovare quando ho voglia di rivivere una scena o un sorriso.
Penso di essere in grado di farlo, forse domani scriverò e sentirò l’esatto contrario, è risaputo che la coerenza non è una delle mie qualità più sviluppate, ma al momento penso che per la prima volta riesco a sorridere parlando di queste cose, ed è strano perché solo ieri sera pensandoci la mia reazione era stata totalmente diversa, ma come ho detto la mia mente viaggia molto più velocemente di me, ed ora è arrivata a un punto che devo ancora capire o comprendere e quando ci riuscirò forse il momento sarà già passato.
Ma al momento, forse, va bene così.
Era da un po’ di tempo che meditavo su questo post, un post che ha richiesto un po’ di tempo per essere scritto ma che alla fine è venuto fuori. Nell’ultima settimana mi sono ritrovata a riguardare un po’ di film già visti, film che per me significano davvero qualcosa, per quanto in realtà siano film che non hanno niente di significativo, ma sono tutti quei film che in un modo o nell’altro mi ricordano mio padre… e quindi è venuta l’idea di pensare ed elencare con dovute spiegazioni quelli che potrei definire i film che più di tutti mi riportano a lui, per un motivo o per l’altro.
Il primo penso possa essere La Carica dei 101, penso uno dei primi cartoni che sono andata al cinema a vedere, se non il primo, lo ricordo perchè mio papà mi prendeva sempre in giro, perchè alla prima apparizione di Crudelia Demon ero rimasta terrorizzata e l’avevo costretto ad uscire dal cinema in lacrime: per chi non l’avesse capito non sono mai stata un cuor di leone, e probabilmente mai lo sarò!
Il secondo a cui posso pensare è un altro film da cui sono rimasta inizialmente terrorizzata, e lo so che quando leggerete il titolo penserete che sono davvero un caso patologico, ma si tratta di E.T. L’Extraterreste, che una sera mio papà ha pensato di noleggiare apposta per farmelo vedere, convinto che mi sarebbe piaciuto tantissimo; ricordo benissimo che eravamo in cucina a fare i popcorn, solo io e lui, la mamma non c’era, e poi ci siamo messi sul divano e abbiamo iniziato a guardarlo. Giuro quell’esserino marrone ha infestato i miei incubi per anni, avevo penso 5 o 6 anni quando in piena notte mi catapultavo a letto con i miei spaventata a morte dal fatto che E.T. venisse a cercarmi, o si presentasse in camera mia. E.T. era buono ed era tanto amico di Eliot ma io proprio non ne volevo sapere.
E da qui direi che inizia l’elenco di buona parte dei film che citerò in questo post, perchè, sappiatelo, sono film sugli alieni e comunque film di fantascienza: mio padre era un vero appassionato del genere, tant’è che uno degli ultimi film che citerò e che ho rivisto l’altra sera era proprio il suo film preferito, e devo ammetterlo probabilmente anche il mio. Ma andiamo con ordine, prima direi che per me è d’obbligo citare Stargate, perchè? Perchè in un solo film sono racchiuse due delle mie più grandi passioni, la fantascienza e l’antico Egitto, l’ho visto al cinema, appena uscito, naturalmente con mio padre che non voleva perdersi quello che all’epoca era stato pubblicizzato come un vero portento degli effetti speciali, e a dire il vero, anche rivedendolo a una decina di anni di distanza devo riconoscere che il film è fatto davvero molto, molto bene, e che me lo riguardo sempre molto volentieri!
Poi potremmo passare a un altro film che ricordo benissimo di aver visto con lui, in soggiorno, un altro pomeriggio in cui mia madre non c’era: Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo. Ad essere del tutto sincera non ricordo moltissimo di questo film, forse sono passati troppo anni, o forse quella volta io ho passato troppo tempo con il viso nascosto dietro un cuscino, a dire il vero ho chiara in mente solo la scena più famosa, quella delle persone dentro la casa, della luce accecante, delle parete e delle finestre che si scuotono con violenza… ma ricordo benissimo di averlo visto, e ricordo benissimo che a lui era piaciuto da morire…
E poi passiamo al mio classico, il mio classico per eccellenza, per cui forse dovrei usare il plurale, perchè non si tratta di un solo film, ma di una quadrilogia: Alien. E’ stato l’ultimo regalo di compleanno che io e mio fratello gli abbiamo fatto, il cofanetto con la quadrilogia di Alien, due anni fa, ed è da quel cofanetto che è nato tutto questo post, perchè martedì sera, non sapendo cosa fare, me lo sono preso e ho iniziato a riguardare quei film; il primo lo so a memoria, sono anche andata al cinema a vedere la riediezione qualche anno fa, e quindi sono partita direttamente dal secondo, Aliens, che era il suo preferito, e credo anche il mio. Adoro quella saga, adoro tutti e quattro i film, adoro Ellen Ripley e adoro quei mostri neri e sbavanti. Ieri sera poi ho rivisto anche il terzo, ma come giustamente mio padre sosteneva, perde tantissimo il fatto che nelle scene d’azione abbiano voluto usare la computer grafica, si vede, si vede lontano un miglio, è molto più credibile il primo o il secondo film, con quell’enorme robot che riesce a terrorizzare chiunque.
Insomma chi non conosce quel bestione nero? Mi fa strano dire che probabilmente Aliens è il mio film preferito, a volte mi piace far finta di fare l’intellettuale e guardare film impegnati o indipendenti, ma alla fine perchè negare che io quando ci sono di mezzo mostri alieni sono sempre super felice? Sarà per questo che conosco a memoria Pitch Black, film visto anche questo in una sera d’inverno con papà e fratello su Italia1, attirati dai mostri alieni e da questa atmosfera cupa, sarà per questo che sono andata al cinema a vedere Alien vs Predator, solo perchè c’era Alien, e dove c’è lui devo esserci anche io, sarà per questo che ogni volta che trovo qualcosa di fantascientifico in Tv non riesco a fare a meno di guardarlo.
Questa è una delle tante stranezze che mi ha lasciato mio padre, una di quelle cose per cui ogni tanto mi prendono in giro le mie amche dicendo che sono un maschio mancato, quando parlo di film di alieni, di computer e di videogiochi. Perchè è così, se adoro Alien, se adoro la tecnologia e riesco a cavarmela anche discretamente bene con programmi, codici e affini è grazie a lui che mi ha trasmesso questa passione; se conosco a memoria Doom è a causa delle ore passate guardandolo giocare quando ero più piccola.
E gli sarebbe piaciuto, il film su Doom gli sarebbe piaciuto da morire, forse è anche pensando a lui che l’ho visto almeno una decina di volte, perchè so che se lui ci fosse stato ancora sarebbe andato al cinema a vederlo, ma non ce l’ha fatta, per pochi mesi si è perso il film di quel gioco a cui abbiamo giocato insieme delle ore. E lo so che gli sarebbe piaciuto, soprattuto la scena finale, quella girata come il gioco, perchè era proprio come quando giocavamo insieme.
Mio padre mi ha lasciato delle particolarità davvero strane, non ci sono molte altre ragazze con i gusti che ho io, ed anche io per tanti verso sono normale, ma poi ci sono queste cose, questa passione per la tecnologia e per i computer, e tutti i trucchetti e le cose che ho imparato da lui, questa malattia per la fantascienza, per Alien e per qualunque videogioco…
Mi manca, mi manca da morire e non riesco a fare a meno di pensare che se fosse ancora qui avrebbe apprezzato tantissime cose in questi due anni… tanti film, tanti videogiochi, mi manca non avere lui quando devo comprarmi qualche cosa tecnologica, mi manca che non lavoriamo più assieme sulla rete dei pc quando qualcosa non va e me ne devo occupare da sola, e penso che non smetterò mai di ringraziarlo per questi gusti strani e queste particolarità, che alla fine mi rendono un po’ speciale e un po’ più simile a lui…
Vengo solo ora a sapere che…Kevin ha lasciato i Backstreet Boys (e chi se ne frega direte voi ma lasciatemi parlare è il mio blog…)! La notizia gira in internet tipo dalla settimana scorsa e la sottoscritta non ne sapeva nulla…che tristessa…dopo aver letto questa notizia mi è tornato in mente un episodio del primo anno delle superiori, tipo l’anno in cui la rossa, Geri, lasciò le Spice Girls…
Mi ricordo che avevo una compgnia totalmente invasata per le Spice che aveva progettato di andare al loro concerto…concerto a cui però alla fine sarebbero state solo in 4 perchè una se n’era andata…ed Anna, la mia migliore amica, mi disse “Che sfiga non riuscirà mai a vedere il suo gruppo preferito al completo…!”.
Io all’epoca ero altrettanto invasata proprio con i Backstreet e tuttora come gruppo mi piacciono, sì sono una boyband, e sì a tutti piace dire su alle boyband ma sinceramente non potrebbe fregarmene di meno, la loro musica mi piace, molto e questo basta.
Comunque il ricordo del liceo mi è venuto in mente perchè io ce l’ho fatta…questo ottobre sono andata a Milano al concerto del BSB e sono riuscita a vederli dal vivo prima che ne perdessero uno per strada. E’ una soddisfazione…se pensate a quanto ero invasata con loro al liceo…beh ho davvero realizzato un sogno andandoli a vedere…e ne sono felice, molto felice, una piccola, piccolissima conquista…ma sono fatta così, apprezzo anche queste cose, quelle che per tanti sono insignificanti e invece per me è contato molto, la famosa rivincita sui miei 14 anni…me la sono presa, me la sono presa eccome!
🙂 Eri, sei e resterai sempre il più figo dei Back! 🙂